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Panno Casentino, ombre sul futuro della produzione

Delegazione della Manifattura del Casentino in Prefettura. Al centro il futuro dei lavoratori. Il problema per una questione immobiliare

Lunedì una delegazione di lavoratori della Manifattura del Casentino sarà nella sede della Prefettura di Arezzo. Alessandro Mugnai della Filctem Cgil: “abbiamo chiesto una convocazione urgente per verificare la sorte di questi addetti”. 

Sono 18 e l’azienda è l’ex Lanificio di Soci “che detiene la produzione dello storico panno del Casentino. Una produzione – annuncia Mugnai – che non rischia di essere compromessa, come di norma accade, da problemi di produzione o di mercato. Anzi: il settore tessile è in ripresa e la Manifattura del Casentino è perfettamente allineata a questo trend positivo. Il problema è rappresentato da una mera questione immobiliare. L’attività produttiva viene infatti esercitata nello stabile storico che adesso è nella disponibilità dei curatori fallimentari della vecchia azienda. E si sta verificando uno scontro tra chi – appunto i curatori – intende liberare totalmente la struttura per fini immobiliari e chi – la Manifattura del Casentino e i lavoratori – non può fare a meno di connettere il proprio futuro a quello dello storico stabilimento”.

La Filctem Cgil auspica che "l’incontro di lunedì in Prefettura, con i curatori fallimentari e con la Manifattura del Casentino, possa fare chiarezza non tanto sul futuro della produzione che, almeno per ora, appare garantito ma dello stabilimento senza il quale la produzione è destinata a cessare. In questo caso verranno messi a rischio quei posti di lavoro che rischiano di sommarsi a quelli delle due aziede collegate - Tacs e Tessilnova - nonché l’esistenza stessa del panno del Casentino, un prodotto con 2 secoli di storia, che è un elemento identitario della vallata oltre che ad assestare un duro colpo al settore tessile casentinese”.