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De Bari risponde a Ciolfi e Montanaro

Dopo l'assemblea sul tema delel fusioni che si è svolta a Subbiano, giovedì scorso, interviene anche il sindaco del paese Antonio De Bari

Giovedì 10 dicembre, nella Sala del Consiglio Comunale di Subbiano, Nicola Nasca, presidente dell’Associazione Comunità Possibile, ha organizzato un incontro per informare e coinvolgere i cittadini sulla questione del Comune Unico, dove erano presenti i sindaci del basso Casentino: Subbiano, Castel Focognano, Capolona, Castiglion Fibocchi e Talla.

Questa la ricostruzione del convegno in una nota del Comune di Subbiano. "Il convegno ha avuto inizio con un giro di interventi dei sindaci presenti ed a seguire hanno animato il dibattito alcuni cittadini presenti in sala. Assenti in sala le tre liste di minoranza del consiglio comunale di Subbiano, in particolare quella del Partito Democratico e del suo capolista, (l'assenza vuol significare NO ALLA FUSIONE?) e le Associazioni subbianesi numerosissime nel territorio, che di solito partecipano a iniziative istituzionali di questo tipo. Risulta chiaro quindi, l’intervento del Sindaco di Subbiano, Antonio de Bari, che ha evidenziato alla platea come questo argomento sia poco sentito dai cittadini. “ Per quanto riteniamo giusto parlarne, non si può certo ritenerlo prioritario nell’agenda programmatica dell’amministrazione subbianese”. Dopo alcuni interventi di persone che si sono trasferiti a Subbiano da alcuni anni, il dibattito si è animato quando hanno preso la parola due “subbianesi doc”, contrari alla fusione tra i comuni in questione. L’incontro è servito per fare chiarezza sulle posizioni dei sindaci in merito alle fusioni dei comuni: da una parte Capolona e Castiglion Fibocchi che hanno un obbiettivo chiaro e preciso, su quando e con chi fondersi, dall’altra parte Subbiano che attraverso le parole del sindaco Antonio de Bari ha espresso dubbi e perplessità sull’argomento che a suo dire necessita di maggiori approfondimenti, specialmente sulla definizione dell’ambito strutturale che dovrebbe avere il nuovo comune: c’è chi dice 10000, chi 20000 abitanti e chi addirittura fondersi con Arezzo."