Uno spiraglio di luce per la Manifattura del Casentino, la storica azienda che produce il panno del Casentino. Al tavolo convocato dalla Regione Toscana per far fronte alla crisi che ha portato agli ultimi licenziamenti a fine Ottobre, infatti, è stata presentata la possibilità di ingresso di nuovi investitori.
All'incontro hanno partecipato, per la Regione, la Direzione Competitività territoriale, assistita da Unità di crisi e Arti; quindi, il sindaco di Bibbiena, Filippo Vagnoli e Valentina Cenni, vicesindaca di Pratovecchio Stia, dove ha sede l'azienda. E, infine, gli esponenti di Manifattura del Casentino per la parte aziendale e, per quella sindacale, Filcgtem Cgil e confederazione della Cgil, nella persona del segretario Alessandro Tracchi.
A fronte dell'interesse di nuovi potenziali investitori, ipotesi presentata sia dal sindaco Vagnoli, sia dalla Regione stessa, e della richiesta dei sindacati di ritirare i licenziamenti, è stato così proposto il ricorso a una cassa integrazione straordinaria di 12 mesi, prorogabili, con l'obiettivo di favorire la transizione occupazionale.
"Questi 12 mesi sarebbero utili per esplorare i potenziali interessi per una ripresa della produzione del panno e lo sviluppo della filiera, che deve comunque continuare a vivere in Casentino - hanno fatto sapere dalla Regione - e anche per concretizzare la produzione del panno come marchio storico o comunque marchio territoriale".
Rispetto alla proposta, l’azienda si è riservata una serie di verifiche tecniche per rispondere lunedì prossimo. In ogni caso, il tavolo dedicato al panno è riconvocato per venerdì 14 Novembre.