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Attualità venerdì 04 dicembre 2020 ore 11:21

"Comune Unico, finalmente se ne vede la necessità"

Il sindaco di Bibbiena spinge sulla necessità di una scelta di governance territoriale unitaria, dimostrata anche dal divieto di spostamenti



AREZZO — "Non è solo un problema di spostamenti, è un problema di governance e di futuro", queste le parole del sindaco di Bibbiena, Filippo Vagnoli, che coglie l'occasione per entrare nel merito del Comune Unico. Facendo proprio leva su un tema di attualità, ossia i divieti imposti dal Governo per prevenire la diffusione del Covid.

Il primo cittadino lo fa partendo dalla riflessione emersa in questi giorni sul problema degli spostamenti interni al Casentino, vietati a seguito delle regole dettate dal nuovo Dpcm, eppure incompatibili con la vivibilità del territorio e la sua economia interna.

“In questi giorni si parla di permettere spostamenti tra i Comuni del Casentino perché siamo un territorio omogeneo. E’ vero, lo siamo e queste nuove regole stanno, di fatto, mettendo in crisi la nostra economia. Abbiamo constatato tutti la difficoltà di essere un territorio diviso, troppo diviso dal punto di vista amministrativo: 10 comuni per meno di 35mila abitanti sono troppi. Ma ritengo assurdo limitare questa importante riflessione alla contingenza. Adesso lo sentiamo in maniera particolare, perché oggettivamente le limitazioni alle libertà personali che ci ha imposto la pandemia sono pesanti, e allo stesso tempo necessarie a farci ripartire in maniera adeguata. Quello che voglio dire, è che deve crescere una consapevolezza ancora più forte sulla necessità per il Casentino ed i casentinesi, di andare verso un Comune Unico. Necessità amministrativa, politica, turistica e socio-sanitaria” spiega Vagnoli.

E lancia un appello: “oggi in piena pandemia ci siamo dolorosamente accorti di un problema molto più grande che i semplici spostamenti; ci siamo accorti che la nostra mancanza peggiore in questi anni è stata la mancanza di lungimiranza. Qualcuno, già dieci anni fa, aveva iniziato a proporre e spingere sul Comune unico, ma è stato inascoltato. Il percorso che ci potrà portare fino al Comune unico non è semplice e non si potrà fare domani, ma credo che sia arrivato il momento per iniziare seriamente un iter che ci porti prima ad essere meno miopi e poi ad essere tutti uniti, per far crescere questa terra e garantire un futuro ai nostri figli”.

Vagnoli conclude sul tema attuale degli spostamenti: “il problema c’è. Per questo stiamo sollecitando le Istituzioni di grado superiore per prevedere norme speciali per le zone montane, ma ovviamente non ci è permesso modificare le norme dei Dpcm in senso più permissivo come sindaci. Non si resta che attendere risposte dall’alto”. 


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