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Attualità domenica 10 maggio 2020 ore 15:39

Riaperture immediate e risorse a fondo perduto

Franca Binazzi, presidente Cna Arezzo

Questa la richiesta di Cna Arezzo per sostenere le imprese. Attualmente ben 7 aziende su 10 hanno fatto ricorso alla Cassa integrazione



AREZZO — “Riapertura prima possibile di tutte le attività nel rispetto dei protocolli per la sicurezza e risorse a fondo perduto per artigiani e piccole imprese e per i settori più colpiti dalla crisi”. Queste sono le priorità che sottolinea con forza Franca Binazzi, Presidente Cna Arezzo insieme all’innalzamento a mille euro del Bonus autonomi, alla totale deducibilità dell’Imu, alla cancellazione dell’Irap sugli autonomi e le imprese individuali, allo slittamento dell’acconto sulla tassazione senza sanzioni, alla conferma di risorse per gli ammortizzatori sociali.

Siamo di fronte ad una crisi senza precedenti – precisa  Binazzi – benessere, oro e moda, costruzioni, turismo, prevedono per il 2020 un giro d’affari più che dimezzato con una flessione più contenuta solo per i servizi alle imprese"

Ad oggi, infatti, ben 7 imprese su 10 hanno fatto ricorso agli ammortizzatori sociali. 
Anche le risorse destinate alla Cassa integrazione e al blocco dei licenziamenti appaiono insufficienti ed in misura tale da non poter garantire posti di lavoro.

Inoltre, l'inevitabile crollo della domanda, ha provocato il naturale ricambio generazionale. Chi è andato in pensione non è stato sostituito ed i contratti a tempo determinato non sono stati rinnovati.
"Una tendenza destinata a prolungarsi non si sa per quanto tempo, aggravata dalla scure dei licenziamenti che si abbatterà con ogni probabilità anche sulle posizioni a tempo determinato a partire dalla metà di maggio” - sostiene la presidente Cna Arezzo..

Tra gli investimenti la sicurezza è indicata dal 75% delle imprese e supera l’80% tra i servizi alla persona, che spingono sulla riapertura anticipata per non rischiare la chiusura.

C’è poi un tema in primo piano che preoccupa non poco Cna: la responsabilità degli imprenditori nel caso un dipendente contragga il Coronavirus.

"Nessuno può essere chiamato a rispondere di un rischio di salute del quale non può controllare la fonte.  In questa fase - sottolinea Franca Binazzi - stiamo sostenendo gli imprenditori nelle iniziative mirate a garantire la salute, con l’applicazione ed il rispetto dei Protocolli condivisi di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento del virus Covid-19. Ma solo un intervento legislativo potrebbe consentire alle imprese di lavorare nel rispetto delle regole e senza temere un’attribuzione di responsabilità non dovuta”.


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