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Attualità sabato 15 aprile 2017 ore 09:07

Il tributo di bonifica è legittimo

La Commissione Tributaria Regionale ribalta quanto disposto da quella Provinciale di Arezzo, il tributo di bonifica è legittimo



CASENTINO — Dalla Commissione Tributaria Regionale (CTR) arrivano nuove sentenze in favore del Consorzio di Bonfica 2 Alto Valdarno. Contrariamente a quanto deciso a livello privinciale dalla Commissione Tributaria di Arezzo, a Firenze i giudici hanno dato ragione al Consorzio che aveva presentato ricorso contro la decisione aretina. E a Firenze hanno respinto anche la class action di 649 consorziati in relazione a contributi del 2010 per un totale di oltre 19mila euro. In un caso, poi, una signora è stata condannata anche al pagamento delle spese di processo che sono state calcolate in 1.500 euro.

«È arrivata una nuova, ulteriore conferma della legittimità dell’azione del Consorzio», commenta il presidente del Consorzio Paolo Tamburini. «La sentenza ha avallato la correttezza del nostro operato ma, questo se da una parte di incoraggia, dall’altra ci lascia l’amaro in bocca in quanto a rimetterci sono i cittadini vittime di un meccanismo dettato solo dalla cattiva informazione. Abbiama anche notato che quando i ricorsi vengono effettivamente discussi, viene sempre legittimata l’immissione del ruolo da parte del Consorzio. Il tributo è pienamente legittimo». Tamburini tiene anche a sottolineare che «Il tributo chiesto dal Consorzio non soltanto è legittimo, ma utile per l’ambiente e la cittadinanza. Viene riversato interamente sul territorio ed è l’unica risorsa con la quale viene garantita e fatta la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua».

I ricorsi, un costo molto alto per le casse del Consorzio. Trattandosi di un Ente pubblico economico, il Consorzio è obbligato a ricorrere fino all’ultimo grado di giudizio e questo ha comportato sul piano finanziario un notevolo esborso di soldi. Negli anni la cifra supera i 100mila euro cui vanno sommati i fondi non disponibili per mancati introiti del tributo con il risultato di provocare un grave danno per tutti i cittadini, i contribuenti e il territorio. A non pagare, infatti, si fa danno alla collettività e a chi ricorre visto che poi deve pagare anche con gli interessi e in alcuni casi anche le spese processuali.


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