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Cultura giovedì 01 dicembre 2016 ore 09:05

"Su Michelangelo abbiamo il dovere della verità"

Il ritratto di Michelangelo Buonarroti

Lo dice il sindaco di Chiusi della Verna Tellini: “Non agiremo da soli. La questione sarà esaminata insieme a Caprese”



CHIUSI DELLA VERNA — Continua la querelle sui natali di Michelangelo Buonarroti. Da sempre attribuiti al paese che porta il suo nome (Caprese Michelangelo in Valtiberina), oggi recenti studi hanno messo in discussione questa origine ipotizzando che il genio sia nato a La Verna. 

La disputa aveva sollevato qualche polemica nelle scorse settimane non solo tra gli studiosi ma anche tra le due amministrazioni comunali. Adesso il sindaco di Chiusi della Verna Giampaolo Tellini getta acqua sul fuoco: “Qualunque cosa decideremo di fare, i nostri passi futuri li faremo concertandoli con il Comune di Caprese. Non facciamo certo una gara a chi è più bravo, oggi abbiamo aperto un altro cantiere ma non per scippare qualcosa a qualcuno; abbiamo solo il dovere, come amministratori, di dare alla verità il peso che deve avere”. 

Così Tellini si è espresso al termine della presentazione del libro “Sotto fatale e felice stella in Casentino”, edito da Edifir Firenze, nel quale un pool di ricercatori afferma di aver ricostruito al di là di ogni ragionevole dubbio il percorso che porta al riconoscimento di Chiusi della Verna come paese natale di Michelangelo Buonarroti. “Con il Sindaco di Caprese mi sono già sentito – ha aggiunto Tellini – e ho spiegato che la nostra non è un’uscita estemporanea, ma solo il riconoscimento del merito che va ascritto al lavoro degli storici, se ciò serve ad eliminare un falso ben venga, ma non credano i nostri amici di Caprese che abbiamo agito per denigrare o gettare discredito su qualcuno”.

Come hanno spiegato la curatrice del libro Nicoletta Baldini e gli altri coautori, l’assunto di oggi si basa sul fatto che il documento cinquecentesco accettato come “atto di nascita” di Michelangelo a Caprese sia un falso costruito artatamente in occasione del IV centenario della nascita del Buonarroti, perché in quel frangente serviva alla politica locale dare uno “scoop”. 


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