"Abbiamo garantito il futuro dell'ospedale"

MONTEMIGNAIO — "È innegabile che la chiusura del punto nascita del Casentino rappresenti anche per me una delle pagine più tristi per questo territorio . A Bibbiena sono nati i miei figli e a quei giorni sono legate le emozioni più grandi della mia vita. Non possiamo però ignorare la cruda realtà dei dati oggettivi che sono emersi in questi mesi di dibattito e di duro confronto tra la conferenza dei Sindaci del Casentino ,l'Azienda,la Regione e tanti medici e infermieri che lavorano nel nostro ospedale. Il punto nascite del Casentino è in deroga da più di 23 anni,unico caso in tutta la Toscana assieme a quello dell'isola d'Elba, con un numero di parti molto inferiore alla soglia dei 500 parti all'anno che garantiscono gli standard di sicurezza. Il calo verticale delle nascite di questi ultimi anni culminate con i 170 del 2015 rende impossibile anche per il personale sanitario stesso dare le giuste garanzie qualitative e di sicurezza. Le statistiche ci dicono che il tasso di mortalità è di gran lunga più alto in quei casi che non raggiungono i suddetti standard (più del doppio). Immaginiamo che cosa sarebbe accaduto nella nostra situazione,se si fosse verificato un caso come quelli di cui abbiamo appreso dai Tg nazionali di qualche giorno fa che hanno visto purtroppo la morte di giovani future mamme. Prendo atto di questi dati ,sempre più consapevole che questa valle di tutto abbia bisogno, fuorché dello sciacallaggio,soprattutto su temi sensibili come questi. È stato ,ed è sbagliato e dannoso fare false e irrealizzabili promesse in un senso, come pensare di lucrarci con un anacronistico populismo e inutili allarmismi nell'altro. La materia in questione ha bisogno di competenza, onestà e sobrietà, e il Casentino ha bisogno di guardare al domani e non solo al passato . Come sindaci potevamo guardare ognuno al proprio interesse momentaneo dividendoci e distinguendoci come spesso abbiamo fatto. Invece consapevoli della posta in gioco,con umiltà, perché dell'argomento non siamo sicuramente dei tecnici, abbiamo avviato un percorso di incontri con tanti medici e operatori ,con i vertici dell'azienda e della Regione. Abbiamo chiesto uno studio accurato dei veri bisogni di questa valle,analizzando dati e cambiamenti e abbiamo lavorato ad un progetto che a quelli rispondesse . I patti prevedono l'attivazione di nuovi servizi e il potenziamento di molti già esistenti. Ci sono importanti novità soprattutto nell'emergenza urgenza con la creazione della piastra di emergenza,l'aumento dei posti letto in osservazione, il raddoppio della postazione BLSD H24 e l'attivazione dell'auto medica H 24 che si aggiungono al mantenimento della terapia intensiva tassello fondamentale per tutto il resto. Tutti servizi fondamentali per i cittadini dei nostri comuni,soprattutto per quelli più periferici come il mio. Ciò che è venuto fuori naturalmente non è il punto di arrivo, va visto come un punto di partenza, ma è un ottimo strumento che garantirà futuro al nostro plesso e risposte ai nostri cittadini. Ci sarà da vigilare e controllare assiduamente affinché ci sia da parte dell'azienda l'effettiva applicazione dei patti nei tempi concordati,per questo occorre la massima unità del territorio. Le divisioni preconcette ci renderanno solo più deboli. Io mi impegnerò con i miei colleghi per questo,sempre aperto a valutare ogni contributo costruttivo in merito. Se oggi abbiamo ancora un ospedale lo dobbiamo al coraggio di chi tanti anni fa ha fatto scelte molto difficili."

---

Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI