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Attualità mercoledì 04 maggio 2016 ore 13:01

"Chi non è contento se ne farà una ragione"

un tratto della ciclopista dell'Arno

Il presidente Valentina Calbi a nome dei sindaci dell’Unione replica alle accuse dell'assessore bibbienese Caporali sulla ciclopista dell'Arno



POPPI — “Inaugureremo domenica con orgoglio questo primo tratto della pista ciclopedonale dell’Arno, perché è un’opera importante, preludio di una infrastruttura sulla quale si punta molto per le ripercussioni positive che potrà avere anche in ambito di ricaduta turistica. Chi non è contento se ne dovrà fare una ragione”.

Così il presidente Valentina Calbi a nome dei sindaci dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino, replica alle accuse pervenute da un amministratore bibbienese sulle modalità di costruzione del primo segmento della pista ciclopedonale. 

“Portare a termine questo stralcio – osserva Giampaolo Tellini, vicepresidente dell’Unione, che ha seguito quest’opera dall’inizio – è costato lavoro e fondi pubblici, siamo solo all’inizio e alcune cose saranno da perfezionare col tempo. Quello delle servitù è un falso problema, tanto che la Regione le ritiene uno strumento da utilizzare anche nei successivi stralci. E non è vero che siano stati persi dei soldi per inefficienze della struttura che avrebbe realizzato i lavori “fuori tempo massimo”. Le opere sono terminate nei tempi previsti completandole e facendo risparmiare risorse. C’è comunque da farsi delle domande: quest’opera, come molte altre, è rimasta ferma per più di due mesi l’estate scorsa, mentre qualcuno si divertiva a sventolare la bandiera scozzese sul Casentino invece che pensare ai progetti e alle opere. A chi faceva piacere tutto questo? Poi siamo riusciti a realizzare tutti i lavori a progetto riuscendo anche a spendere di meno. Entro le scadenze previste l’opera era terminata e allora qualcuno continua a battere la lingua, si vede che quel dente gli fa proprio male”.

“Le parole passano ma le opere restano”, aggiunge il presidente Calbi. “Non sono una avvezza a far polemiche se non mi ci tirano per la giacca. Ma non posso non rilevare che la ripartizione dei costi avviene in base al numero degli abitanti. Comuni come Chitignano, Montemignaio, Talla, partecipano alle spese anche se non hanno un metro di pista nel loro territorio. Le cose insieme, a nostro avviso, si fanno così. Meno male la gente capisce e reagisce da sola, la pista ciclopedonale è già utilizzata ogni giorno da centinaia di persone, che la apprezzano dando valore anche al lavoro di noi amministratori. Sento sempre dalla solita parte parlare a sproposito e mi dispiace, ma francamente preferisco pensare ai prossimi tratti, che ci consentiranno di completare la distanza da Stia a Ponte a Buriano”.

“Domenica sarò lieto di poter fare di questa inaugurazione uno degli atti conclusivi del mio mandato”, conclude il Sindaco di Ortignano Raggiolo Ivano Versari. “Ora la nostra pista comunale e quella dell’Arno sono collegate non solo virtualmente, passo dopo passo abbiamo costruito qualcosa di importante per tutto il territorio”.


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