La minoranza non si presenta in Consiglio Comunale

L'accusa dell'opposizone, "il sindaco si diletta a convocare solo quelli straordinari senza però la straordinarietà dell’ordine del giorno"

SUBBIANO — "Si è verificato di nuovo un episodio francamente non più tollerabile - scrivono i consiglieri di minoranza - A Subbiano praticamente si è smesso di fare i Consigli ordinari e ci si diletta a convocare solo quelli straordinari senza però la straordinarietà dell’ordine del giorno. Cosa ormai nota è che l’avviso di convocazione per le adunanze ordinarie deve essere consegnato ai Consiglieri almeno cinque giorni interi e liberi prima di quello stabilito per la riunione. Ma a Subbiano non è così."

Se la straordinarietà garantirebbe la riduzione dei tempi, secondo le minoranze l’ordine del giorno, per il prossimo Consiglio Comunale del 30/09/2016, contiene delle deliberazioni che non hanno nessuna natura straordinaria (l’approvazione del DUP, così come le variazioni al bilancio triennale, etc.).

Considerato ancora che la violazione del termine dilatorio di cinque giorni stabilito dall’art. 21 del regolamento dell’Ente, ha come grave conseguenza la violazione del diritto alla corretta notificazione degli avvisi di convocazione del Consiglio e del principio di effettività e consapevole partecipazione alle sedute consiliari e delle norme da esso sottese, la minoranza del Consiglio Comunale composta dai Consiglieri Erika Falsini, Stefano Lavorca, David Faltoni, Vasco Bobini e Ilario Maggini non ci sta.

Ieri mattina,a firme congiunte, la minoranza infatti ha comunicato al presidente del Consiglio Lorenzo Valdarnini e quindi al sindaco De Bari, che è inaccettabile che ci si appelli solo alla straordinarietà del Consiglio Comunale come se la convocazione della suddetta assemblea abbia solo un carattere di eccezionalità e non di regolarità come invece sarebbe non solo opportuno ma di norma.

La Minoranza pertanto non si presterà a questa scorrettezza, perché notificare la data e l’ordine del giorno alla minoranza in prossimità della seduta stessa, serve solo ad impedirle di svolgere correttamente la propria funzione ed è una grave violazione dei principi democratici e di convivenza civile.
"Questo modo di trattare l’assemblea consiliare come se fosse solo un appendice a servizio della Giunta in carico, vede costretta la Minoranza ad assumere una posizione molto forte e indignata, tanto da non partecipare alla prossima seduta del consiglio comunale quale in oggetto" concludono i consiglieri comunali delle minoranze unite.

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