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Attualità mercoledì 08 marzo 2023 ore 11:31

Progettisti da tutta Italia per la nuova cappella di San Francesco

Hanno risposto alla chiamata dei Frati minori del Santuario della Verna in occasione dell'ottavo centenario delle Stimmate di San Francesco d'Assisi



CHIUSI DELLA VERNA — Costruire una nuova, piccola cappella di preghiera nel bosco della Verna, l'appello lanciato a Dicembre è stato raccolto in tutta Italia, si sono proposti in 69 e sono stati selezionati 30 con un’età inferiore a 49 anni. 

Il concorso rivolto a progettisti, architetti e ingegneri edili è stato lanciato in occasione dell'ottavo centenario di un evento centrale della vita di San Francesco d'Assisi: quando nel 1224, su uno sperone roccioso dove oggi sorge il Santuario della Verna, nell'aretino, ricevette le Stimmate, le cinque piaghe di Gesù crocifisso. Per celebrare questa ricorrenza, la comunità dei Frati minori del Santuario e il Centro studi per l'architettura sacra della Fondazione Lercaro di Bologna, in collaborazione con il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, hanno deciso di costruire una nuova, piccola cappella di preghiera proprio nel bosco della Verna. 

E' stata quindi lanciata una call per selezionare 30 giovani progettisti, architetti e ingegneri edili e la risposta è stata oltre le aspettative - dice Claudia Manenti, responsabile del Centro studi per l'architettura sacra della Fondazione Lercaro - Abbiamo avuto la risposta e l’interesse di persone pur giovani ma con esperienze importanti, come anche di neolaureati con esperienza solo universitaria. Ci ha fatto piacere vedere un’attenzione e un desiderio di partecipare all’opportunità proposta da questo bando che è, comunque, esigente; chiediamo, infatti, una partecipazione a tutti i momenti formativi”.

Ora i 30 selezionati parteciperanno a un percorso formativo che inizia il prossimo 10 Marzo per concludersi a Giugno. Si tratta di un laboratorio che si articola in sei giornate di studio a Bologna, con lezioni frontali e visite a chiese e cappelle del territorio, a cui si aggiungono due momenti forti proprio a La Verna, di tre giorni ciascuno, all'inizio e alla fine del percorso, per inserire la proposta architettonica all'interno della spiritualità del luogo, con un'attenzione alla ricerca di sè e della relazione con Dio e con la natura. Poi largo alle idee: i progetti dovranno essere presentati entro il 3 Ottobre e il 18 del mese si conoscerà il vincitore

I lavori per la costruzione vera e propria della cappella sono previsti per il Febbraio 2024, con termine a Giugno.

Il progetto di una nuova, piccola cappella di preghiera nel bosco della Verna ha attirato anche la curiosità di altri che non possedevano però i requisiti per proporsi: stante questo interesse, è stato aggiunto al percorso del laboratorio in presenza, un corso da remoto che si affiancherà alle lezioni frontali previste a Bologna. “E’ una proposta che sta riscuotendo molto successo, riconosce 20 crediti formativi per architetti e unisce contenuti architettonici, liturgici e spirituali: questo potrà anche creare una community attorno al progetto che va oltre i confini nazionali”, auspica Manenti. Chi segue il webinar, inoltre, potrà partecipare in presenza al momento di confronto a Venezia sul tema delle ‘Vatican chapels’.

L’idea della cappella nel bosco nasce dall'esperienza delle "Vatican chapels", proposta dal Vaticano per la Biennale di architettura del 2018, che ha visto realizzare a Venezia diverse cappelle progettate da architetti di fama internazionale.

Le aspettative sono alte. “Il primo gol che abbiamo realizzato è aver raggiunto l’interesse di 69 giovani progettisti, già questo è un obiettivo raggiunto e buono, prova l’interesse per questo tipo di riflessione e avventura”, afferma frate Francesco Brasa, Padre Guardiano del Santuario. 

 Per sostenere anche finanziariamente questa proposta, si è riunita una cordata di realtà imprenditoriali che hanno appoggiato di loro iniziativa il progetto. Tra loro, Luca Cordero di Montezemolo, la Famiglia Lebole-Banci, Mario e Carla Magni. Ci sono poi la Fondazione Baracchi e alcune realtà imprenditoriali dell'aretino come SEM.AR, Tremagi, Chimet e TreEmme. E poi c'è Devotio, l'expo di prodotti e servizi per il mondo religioso, fiera che si tiene a Bologna ogni due anni. L'opera sarà dunque possibile grazie al loro contributo.


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