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Attualità venerdì 15 novembre 2019 ore 10:02

Un bambino su dieci nasce prematuro

Domenica 17 novembre ricorre la giornata mondiale del prematuro. I dati relativi ai territori dell'Ausl Toscana sud est



AREZZO — Domenica 17 novembre ricorre la Giornata mondiale del prematuro, istituita nel 2008 e riconosciuta dal Parlamento Europeo grazie alla European Foundation for the Care of Newborn Infants.

L'obietttivo, spiega una nota dell'Ausl sud est è "Sensibilizzare sul tema, sottolineare il valore dell’assistenza e l’importanza della prevenzione dei fattori di rischio".

"Nell'Ausl Toscana sud est - sottolinea l'azienda- un bambino su 10 nasce prematuro. Forte è l’impegno dell’Azienda sull'argomento sia un punto di vista assistenziale che di sensibilizzazione della cittadinanza".

In occasione della Giornata del prematuro, la Asl Toscana sud est illuminerà di viola il San Donato mentre il Comune di Arezzo illuminerà la statua di Guido Monaco.

Ad Arezzo è previsto anche un evento dedicato ai cittadini. “Si terrà domenica 17, nell’auditorium dell’ospedale San Donato – spiega Letizia Magi, direttore della Neonatologia e responsabile dipartimentale della Rete neonatologica aziandale – Ogni anno, grazie alla preziosa collaborazione del Comitato Aretino di Neonatologia, organizziamo infatti iniziative dedicate alle famiglie. A partire dalle 16,30, si esibirà il coro Voceincanto con filastrocche e ninna-nanne. A seguire i rappresentanti del Comitato racconteranno la propria attività e poi faremo merenda tutti insieme. Il pomeriggio sarà allietato anche dalla presenza dei clown della Tribù dei nasi rossi e dalle volontarie dell' associazione Cuore di maglia, che realizza piccoli corredini per i neonati in molte Terapie intensive neonatali italiane”.

Il punto nascita dell'ospedale di Arezzo è il più grande dell'Area Vasta Toscana Sud Est: qui ogni anno nascono circa 1500 bambini. Una percentuale variabile di neonati, compresa tra il 10 e il 12 per cento, richiede cure maggiori per prematurità o altre patologie, quindi necessita di ricovero in Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale.

Il reparto è aperto ai genitori 24 ore su 24 e un neonatologo è sempre presente. E’ attiva anche la “Banca del Latte Umano Donato”, che raccoglie, lavora e distribuisce il latte generosamente donato da molte mamme ai piccoli prematuri e a neonati con gravi patologie, che non possono assumere latte artificiale, in attesa del latte della propria mamma.

“Grazie all'intensa attività del Comitato, che da sempre ci sostiene – conclude Magi - abbiamo realizzato numerose iniziative di promozione di sostegno a questa piccola ma importante realtà. La famiglia è al centro della nostra attività ed ogni iniziativa è volta a ridurre la sofferenza che si trovano ad affrontare i genitori”.

"Come riportano all'unanimità le linee guida nazionali e internazionali - si legge ancora nella nota dell'Ausl sud est- l'età femminile al di sopra dei 35 anni costituisce un fattore di rischio per le principali e più gravi complicanze della gravidanza, come diabete e ipertensione gestazionali e ritardo di crescita. Negli ultimi decenni si è assistito a un progressivo incremento dell'età materna, che è passata da 25 a circa 37 anni. Secondo l'esperienza del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) della Sud Est, l'età delle donne che ricercano tecniche di PMA è salita fino a una media di 40 anni, tanto che nell'ultima delibera regionale l'età limite si è spostata da 43 a 46 anni. In aggiunta a questo, il 40 per cento delle prestazioni riguarda l'eterologa femminile, legata alla ridotta riserva ovarica per età avanzata. Questi dati evidenziano come siano in costante e rapido aumento le pazienti con età materna avanzata, che avranno, quindi, maggiore possibilità di configurare casi di gravidanza ad alto rischio, con necessità di ambulatori dedicati per un'assistenza adeguata".


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