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Attualità giovedì 30 aprile 2020 ore 19:27

Uscite fuori casa, Rossi apre e Ghinelli chiude

Il governatore della Toscana firma l'ordinanza che consente di spostarsi a piedi o in bicicletta all'interno del Comune. Il sindaco non ci sta



AREZZO — "Da venerdì 1° maggio sarà consentito svolgere attività motoria, a piedi o in bicicletta, nell’ambito del proprio comune. Queste attività saranno possibili in modo individuale o da parte di genitori con i propri figli minori, di accompagnatori di persone non completamente autosufficienti o di residenti nella stessa abitazione. Tutte le attività dovranno iniziare dalla propria abitazione e concludersi presso la stessa. In nessun caso per praticare le attività motorie sarà consentito l'uso di mezzi pubblici o privati per gli spostamenti. Tra genitori e figli minori, residenti nella stessa abitazione, così come tra accompagnatore e persona non pienamente autosufficiente, inoltre, non sarà necessario mantenere il distanziamento sociale che resta invece necessario verso tutti gli altri."

Questa in sintesi l'ordinanza firmata ieri sera da Rossi che, rispetto ai decreti governativi, anticipa di tre giorni quanto previsto da Conte.

Quindi, domani mattina sarà consentito poter uscire a prendere aria, anche distanti dalla propria abitazione, purché entro i confini comunali.

Ghinelli non ci sta e critica l'ordinanza del governatore della Toscana. Il sindaco ribadisce che dal 4 maggio le aperture saranno influenzate dall'andamento dei contagi nei singoli territori e pertanto non vuole rischiare di richiudere subito tutto. 

"Così rischiamo un patatràc - sbotta Ghinelli - Rossi concede delle aperture importanti rispetto a quanto previsto dal decreto della presidenza del Consiglio dei ministri. Aretini, non facciamo sciocchezze. Se rilevo che domani c'è una sorta di liberi tutti, allora come sindaco, firmo immediatamente un'ordinanza che richiude tutto e obbliga a restare in casa".

Purtroppo, i dati odierni hanno confermato che il contagio (14 nuovi casi in provincia di cui 2 ad Arezzo) non è ancora passato ed il virus è piuttosto vivo nell'aretino. Pertanto Ghinelli si affida al sempre verde adagio che "è meglio aver paura che buscarne".


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