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Attualità giovedì 29 settembre 2022 ore 12:32

Consiglio aperto per salvare panno e lavoratori

L'assise bibbienese si è confrontata con sindacati e lavoratori. All'origine della crisi una complessa situazione di fallimenti e liquidazioni



BIBBIENA — Ieri sera nel Consiglio comunale aperto sulla crisi del lanificio di Soci il sindaco Filippo Vagnoli e tutto il consiglio si sono confrontati con i lavoratori e i sindacati; il sindaco ha consegnato al parlamentino locale un documento denso di riflessioni e alcune richieste nette sul futuro lavorativo dei dipendenti del sito e su quello dello storico panno, simbolo del Casentino.

Vagnoli commenta: “il consiglio comunale aperto è stato un bel momento di confronto e dibattito. La storica ditta di produzione del Panno del Casentino (prima denominata Coop. Tessile – poi Manifattura casentinese srl – e adesso Manifattura del Casentino srl), sta attraversando una crisi complessa dovuta soprattutto ad un intreccio di procedure fallimentari e liquidatorie che stanno mettendo in serio pericolo sia i dipendenti che il sito produttivo. Ciò che ci preoccupa adesso, al di là delle complesse procedure fallimentari che si sono stratificate nel tempo, è il reale rischio di perdita di lavoro degli operai e la fine della produzione del Panno Casentino. In questa direzione stanno andando gli sforzi dell’Amministrazione Comunale di Bibbiena”.

Il primo cittadino di Bibbiena ha tracciato così le sue linee di intervento: “il nostro obiettivo è da un lato che siano garantiti i diritti dei lavoratori e dall’altro che si riesca a mantenere attiva una produzione di un Panno che è un’eccellenza toscana nel mondo e che con il Lanificio di Soci ha fatto la storia del nostro territorio. Abbiamo partecipato a molteplici incontri al fianco dei lavoratori: in Prefettura alla presenza del Prefetto dott.ssa De Luca; incontri pubblici e con i Sindacati; abbiamo promosso l’incontro con la Regione Toscana invitando il Presidente Giani e l’assessore Marras a farsi carico e parte attiva nella complessa vicenda ci siamo attivati con vari altri interlocutori, tra cui Aruba Spa (unici offerenti all’asta pubblica per la vendita degli immobili dell’ex Lanificio che si è svolta alcuni anni fa). Con alcuni referenti abbiamo avuto contatti a più riprese e in ogni occasione gli stessi ci hanno sempre mostrato la loro totale disponibilità per arrivare una soluzione di salvataggio della Manifattura del Casentino srl”.

In particolare sul ruolo di Aruba il sindaco Vagnoli ha voluto evidenziare un punto importante espresso nel documento in maniera esplicita: “come detto più volte anche pubblicamente, Aruba spa non rappresenta per nessun motivo la causa della attuale crisi della Manifattura, come purtroppo qualche media ha voluto ipotizzare. Al contrario, ha sempre rappresentato e continua a rappresentare un serio e determinato interlocutore con cui poter dialogare per trovare soluzioni possibili”.

Il sindaco conclude il suo documento al consiglio dicendo: “da un fattivo dialogo tra il Ministero dello sviluppo Economico, i commissari, i lavoratori, i dirigenti dell’azienda e la Regione oltre ad altri interlocutori coinvolti, ritengo si possa trovare agevolmente e in temi brevi, una soluzione che riesca a salvaguardare due bene assolutamente e parimenti preziosi per noi: il lavoro e il proseguo della produzione dello storico Panno Casentino. Entrambi sostengono la nostra economia, l’economia delle famiglie e la nostra immagine in Italia e nel mondo. La disponibilità dell’amministrazione è piena anche in questa fase, speriamo, conclusiva del confronto”.


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