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Cronaca venerdì 07 aprile 2017 ore 19:30

Morta nel sonno, chiesti tre anni per il medico

Secondo il medico era in ottima salute. Adesso per il suo errore è stata chiesta una condanna a tre anni di reclusione



BIBBIENA — Aveva 18 anni quando morì nel sonno, la notte del 24 ottobre 2014. Gaia Bendoni, bibbienese doc, studentessa del liceo classico e figlia di un noto avvocato della zona, un mese prima di quella tragedia fu visitata da un noto medico fiorentin,o il professor Luigi Padeletti, ex primario di aritmologia a Careggi e adesso a Milano. 

La giovane soffriva di un difetto congenito che rallentava i battiti del cuore. Il timore dei familiari era proprio quello di un incidente nel sonno ma il medico rassicurò la famiglia, per lui Gaia era in perfetta salute. 

La realtà purtroppo era ben diversa e la 18enne di lì a poche settimane si spense nel sonno tra il dolore dei familiari e degli amici e lo sconcerto per una vita così giovane stroncata in questo modo.

Per la procura di Firenze e per il pm fiorentino Andrea Busani quella giovane vita poteva essere salvata. In sostanza ci fu negligenza da parte del medico. Sarebbe infatti bastato un semplice pacemaker per stimolare il battito cardiaco ed evitare quella tragica fine. 

Perciò, sempre secondo Cusani, il professor Luigi Padeletti dovrà pagare per il suo errore. Per lui infatti è stata chiesta una condanna a tre anni di reclusione. 

Sullo sfondo della drammatica scomparsa di Gaia si ripropone quindi il dilemma tra errore umano e negligenza nelle cure.


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