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Attualità martedì 16 marzo 2021 ore 12:44

Vagnoli sui vaccini, "unica arma contro il virus"

Il sindaco commenta la sospensione di AstraZeneca e auspica somministrazioni più rapide, prospettando altrimenti uno scenario drammatico



BIBBIENA —  “La sospensione dei vaccini Astrazeneca è senza dubbio una decisione prudenziale in attesa di capire meglio alcune reazioni sospette. Ma rimango comunque colpito che in un Paese come il nostro, un’intera campagna vaccinale rischia di essere messa in un angolo a causa di una stampa che alimenta la paura invece che affrontare in maniera approfondita la specifica casistica, facendo pertanto un servizio al bene comune" ad assumere questa forte presa di posizione è il sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli che prosegue "a fronte di milioni di dosi somministrate le sospette reazioni avverse sono poche decine. Mentre ogni giorno perso nella vaccinazione, ci porterà ad avere centinaia e centinaia di morti. Ovviamente con questo non significa sacrificare i pochi per i molti. Non significa fare un conto sopra le teste delle persone, ma avere una visione d’insieme in un momento di grave emergenza sanitaria. Ogni giorno anche nella nostra regione facciamo la conta dei morti per Covid19 e sono tantissimi e continueranno ad essere troppi”.

Il primo cittadino fa riferimento anche all’avversione dell’opinione pubblica verso il vaccino: “102.499 è il numero dei morti che questo virus ha fatto nel nostro Paese. Praticamente un'intera città come Arezzo. Ma non si fermerà qui purtroppo, ogni giorno viaggiamo con decessi a tre cifre. L’unica soluzione a questo sono i vaccini. Ma nonostante l’evidenza, una parte di opinione pubblica è ancora molto avversa al vaccino. 

La sospensione è doverosa, però mi auguro che si riprenda in fretta la somministrazione e che si velocizzi il processo per il semplice fatto che tra 12 mesi a questo ritmo, sparirà un'altra intera città della grandezza di Arezzo e anche questo è un fatto. Cerchiamo di prendere coscienza di dove siamo e di cosa sta accadendo. Tutti noi dobbiamo fare al meglio il nostro lavoro. Seminare paura non è buon servizio reso alla nostra comunità”.


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