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Attualità lunedì 12 dicembre 2016 ore 08:47

Violenza e abusi, nasce la Rete Codice Rosa

Per il funzionamento della Rete per l'anno 2017, la Regione Toscana ha destinato 150.000 euro



CASENTINO — Nasce in Toscana la Rete regionale Codice Rosa, che collega e coordina tutte le forze che all'interno del servizio sanitario toscano lavorano per offrire alle persone vittime di violenza e abusi un aiuto pronto e tempestivo, articolato e complesso, attraverso sicure e precise sinergie tra strutture ospedaliere e servizi territoriali, assicurando, fin dalla fase dell'emergenza, supporto sanitario, sociale e psicologico a l'attivazione dei servizi territoriali. 

La istituisce una delibera presentata dall'assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi e approvata nel corso dell'ultima seduta di giunta. Per il funzionamento della Rete per l'anno 2017, la Regione ha destinato 150.000 euro: 100.000 da assegnare alle aziende sanitarie e 50.000 per la realizzazione di attività formative.

"Il progetto regionale Codice Rosa - dice Stefania Saccardi, assessore al diritto alla salute e al sociale - si è diffuso dalla Toscana, che ha fatto da apripista, in tutta Italia, e riscuote grande attenzione anche in Europa. In ogni pronto soccorso degli ospedali toscani ora c'è una corsia riservata e un team multidisciplinare che si prende cura delle persone vittime di violenza e abusi. E perché una donna non venga poi abbandonata una volta uscita dal pronto soccorso, abbiamo voluto una forte integrazione tra le politiche sanitarie e quelle sociali, per assistere anche sul piano sociale e psicologico le persone vittime di violenza che si sono presentate al pronto soccorso. E abbiamo previsto anche il proseguimento delle attività formative a carattere regionale, per garantire la formazione del personale delle aziende che opera nell'assistenza, cura e tutela delle persone vittime di violenza nell'ambito del progetto Codice Rosa . Tutto questo viene sistematizzato nella Rete regionale Codice Rosa".

La metodologia del lavoro in rete, che prevede l'individuazione di gruppi multidisciplinari e multiprofessionali, è ritenuta lo strumento adeguato per assicurare continuità all'esperienza positiva realizzata finora con il progetto regionale Codice Rosa, e proseguire l'impegno nell'emersione del fenomeno della violenza, che negli ultimi anni ha visto un incremento sensibile di casi di femminicidi, violenze e abusi commessi su persone adulte e su minori.

Dal 2012, anno in cui il Codice Rosa ha preso l'avvio in alcune aziende sanitarie toscane, fino al primo semestre 2016, i pronto soccorso degli ospedali toscani hanno registrato 12.387 accessi: 10.773 di adulti (nella stragrande maggioranza donne), 1.614 di bambini. Nel primo semestre 2016 i casi sono stati complessivamente 1.617: 1.363 adulti e 254 minori.


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