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Attualità giovedì 27 ottobre 2016 ore 15:15

La prima vittima dell'alluvione di Firenze

La prima vittima dell’alluvione che nel 1966 distrusse Firenze si chiamava Mario Maggi, la verità dopo cinquantanni e il Comune gli renderà omaggio



CASTEL SAN NICCOLÒ — Viveva a Castel San Niccolò, aveva 44 anni e si trovava a Firenze per lavoro quel drammatico 4 novembre del 1966. Si chiamava Mario Maggi e, a 50 anni di distanza dalla tragedia, si è scoperto essere stato lui la prima vittima dell’alluvione di Firenze.

Una verità portata alla luce da due giornalisti – Franco Mariani e Mattia Lattanzi – autori del libro “Firenze 1966 – l’Alluvione”, edizioni Giunti.

Le ricerche sono partite 5 anni fa, quando Lina Maggi, figlia di Mario, si è rivolta all’Associazione Firenze Promuove, che da 20 anni cura le cerimonie annuali dell’alluvione di Firenze, e al suo presidente, Franco Mariani, per chiedere aiuto per sapere come era morto suo padre: 

Nella lettera Lina Maggi scriveva: “Aveva 44 anni e lavorava con una impresa edile a Pratolino; lui e un suo collega dovevano rientrare in Casentino la sera del 3 ma vista l’impetuosità delle piogge rimandarono il rientro. Non so molto di come siano andate le cose perché mia madre con 4 figli piccoli (la più grande handicappata), senza telefono, senza patente auto e a 70 km di distanza, ha saputo solo quello che le hanno raccontato. Nonostante questo il nome del mio babbo non è stato mai inserito tra le vittime dell’alluvione. Vorrei tanto sapere qualcosa di più sulla sua morte. Quello che ci hanno raccontato è che mio padre è partito la mattina del venerdì da Pratolino con un collega con il camion, dice che lungo la via Bolognese ci fosse tanto fango per una frana e il camion ha perso il controllo e ha cappottato sottostrada (non so in che tratto), pare che l’autista sia rimasto nella cabina mentre il mio babbo veniva sbalzato fuori. Alcuni giorni dopo sembra che su un quotidiano ci fosse la notizia della morte di un operaio in via Bolognese. Tuttavia non sappiamo se sia lui, visto che nessuno ci ha mai detto dove il corpo fu recuperato. Quindi dove finì il corpo, dove fu ritrovato, chi lo ritrovò, come arrivò all’Ospedale in pieno centro alluvionato, accanto all’Arno?"

Le ricerche dei giornalisti Franco Mariani e Mattia Lattanzi hanno portato a scoprire che sul posto intervenne una pattuglia della Polizia Municipale con tre vigili, di cui uno solo ancora in vita, che intervenne anche la Misericordia di Firenze, che il suo corpo cadde nel fiume Mugnone, che la Procura aprì un fascicolo – ad oggi misteriosamente sparito – e che di fatto Mario Maggi è in assoluto la prima vittima dell’alluvione; tuttavia il suo nome non compare nell’elenco ufficiale steso dalla Prefettura.

Alla luce di queste nuove notizie l’amministrazione del Comune di Castel San Niccolò ha deciso di tenere lunedì prossimo, 31 ottobre alle ore 12 presso il cimitero monumentale di Strada in Casentino, una cerimonia ufficiale sulla tomba di Mario Maggi, invitando la cittadinanza a parteciparvi.


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