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Attualità venerdì 07 agosto 2020 ore 10:54

​Il Crocefisso torna a “parlare” ai fedeli

Il restauro dell'opera trecentesca sarà presentato domani a Bibbiena. L'incredibile storia di una devozione popolare e non solo



BIBBIENA — Un Crocefisso Trecentesco, la devozione popolare, una gara di generosità. Sono le tre coordinate lungo le quali si è sviluppata una storia bellissima. Accade a Bibbiena, nella parrocchia di Sant'Ippolito e domani questa storia fatta di fede, generosità e impegno, avrà il suo epilogo con la presentazione del restauro del grande Crocefisso della Propositura dei Santi Ippolito e Donato. 

Tutto nasce dall'idea di Gianni Sassi, sostenuto dallo storico dell'arte Michel Scipioni, in collaborazione con il proposto don Ernesto d’Alessio e tutta la parrocchia. In meno di un anno è stato possibile attivare una raccolta fondi per il restauro dell'opera alla quale hanno contribuito la comunità bibbienese (dalle associazioni del territorio, alle compagnie laicali, ai privati) e perfino i turisti che visitando la città del Casentino sono rimasti affascinati dalla bellezza e dalla storia del Crocifisso.

L’opera – sicuramente una delle più antiche immagini di Cristo in terra casentinese – è riconducibile a quella cerchia di scultori toscani che, agli inizi del 1300, subirono la suggestione dei “crocifissi dolorosi” tedeschi. Queste opere sono accomunate dal carattere violentemente espressivo e commovente, nei quali il Cristo è offerto alla contemplazione dei fedeli agonizzante. 

Il Crocefisso di Bibbiena presenta molti tratti peculiari del linguaggio d’Oltralpe. Il recupero dell'opera, condotto dalla restauratrice Alessandra Gorgoni, coadiuvata dai colleghi Marco Santi e Nadia Innocentini, sotto la supervisione di Felicia Rotundo già funzionario storico dell’arte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Siena Grosseto e Arezzo e di Serena Nocentini, direttrice dell’Ufficio d’Arte Sacra della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, ha consentito di riportare all'antico splendore la cromia originale e l'anima lignea del manufatto. Il restauro sarà presentato domani pomeriggio (sabato 8 agosto alle 19.15) nella Propositura di Santi Ippolito e Donato nel corso di una cerimonia patrocinata dal Comune. 


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