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Attualità venerdì 17 febbraio 2017 ore 10:37

La Domenica delle sette merende

A Badia Prataglia, sul crinale tosco romagnolo si terrà la "Domenica delle sette merende". Natura, spettacolo e tradizione in chiave carnevalesca



POPPI — Le "sette merende" ripercorrono la tradizione carnevalesca del principale centro abitato del Parco nazionale, Badia Prataglia. Dislocato sul crinale tosco-romagnolo e connotato dalla tipica articolazione per castelletti, sintetizza alcune delle tematiche portanti dell'area protetta: la vita storicamente in rapporto con la foresta e la montagna e l'interscambio con la Romagna, con tutte le espressioni culturali che vi si innestano. 

Il programma si apre alle 10 con l'uscita, "per raccontare storie e leggende", lungo "Il sentiero dei castelletti". E' una proposta a partecipazione gratuita.
Per chi volesse prendere parte all'escursione è consigliata la prenotazione in anticipo presso la cooperativa Oros (Francesca Tosi, tel. 335. 7987844).

Alle 15, presso il centro visite del Parco, si svolgerà lo spettacolo di burattini per grandi e piccini “Teatrino dello sguardo”, dell'artista emiliana Sara Goldoni. Il suo "cagnolino che va a nozze" sarà invitato, in omaggio alla caratterizzazione della festa, a mangiare la sua pietanza tipica.

Per le 16 è prevista l'apertura degli stand gastronomici, che saranno a cura della pro loco di Badia Prataglia e verrà servita la tradizionale merenda “uova e salsicce”.

A seguire ci saranno “Balli in maschera e... non”, accompagnati dalla compagine italo-tedesca “I badalischi” della Vallesanta.

L’iniziativa, realizzata per conto del Parco dalla cooperativa Oros, è in collaborazione con il Comune di Poppi, pro loco e commercianti di Badia Prataglia.

"Torniamo a investire sulla valorizzazione delle tradizioni del nostro Appennino. Rievocare una manifestazione carnevalesca antica, innestandola con realtà interessanti dello spettacolo, in una giornata aperta a tutti - residenti, visitatori e turisti - vuol dire gettare un ponte tra le generazioni e lavorare per la costruzione del futuro di questi territori". Luca Santini, presidente del Parco nazionale.


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