Su sanità e migranti il futuro del Casentino

I due temi sono diventati, e lo saranno sempre più, le principali preoccupazioni dei casentinesi e quindi terreno di scontro politico

CASENTINO — Assieme all'onnipresente tema della mancanza di lavoro - su cui le amministrazioni comunali forse possono fare ben poco - la sanità e il futuro dell'ospedale di Bibbiena da una parte, l'accoglienza e gestione dei migranti dall'altra, sono ormai i due temi di discussione pubblica più accesi. Questo perchè - insieme al lavoro - sono i problemi che maggiormente preoccupano i cittadini casentinesi, angosciati dalla possibilità di perdere o veder ridurre le prestazioni sanitarie nel territorio e spaventati dalla gestione e dalla convivenza con persone che vengono da molto lontano, in un momento in cui, è chiaro a tutti, che non ci siano le risorse economiche necessarie neanche per provvedere alle proprie comunità.

I sindaci lo sanno e stanno cercando di fare quadrato. Se sul tema migranti la loro possibilità di incidere è scarsa poichè le decisioni vengono prese altrove, a Roma, discorso diverso vale per il tema della sanità dove gli interlocutori sono la Asl e la Regione Toscana. Gli incontri di questi giorni sono il tentativo di risolvere istituzionalmente la questione dei servizi sanitari di fronte ad un clima reso sempre più incandescente dall'attivismo dei comitati.

Dall'altra parte le minoranze sanno che proprio su questi temi possono ribaltare gli equilibri politici casentinesi ma sembrano tutt'altro che unite. Non è un caso che - pare per incomprensioni personali - siano nati ben due comitati per la salvaguardia dell'ospedale e dei servizi sanitari di vallata, che non si risparmiano polemiche e accuse reciproche soprattutto sui social network (rendendole evidenti a tutti).

Su questi due temi e sulla capacità delle istituzioni di dare risposte concrete e nei fatti - nessuno ha più la credibilità per vivere di promesse - si giocano gli equilibri politici dei prossimi anni.

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