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Attualità martedì 09 gennaio 2024 ore 10:00

Nel nuovo parco la "Casa delle Parole"

La Casa delle Parole nel nuovo parco dell'arcobaleno di Bibbiena stazione, un luogo di integrazione e volontariato attivo



CASENTINO — Il Parco dell’Arcobaleno, ovvero la nuova area verde di Bibbiena Stazione con la sua Casa delle parole, è anche un luogo di integrazione grazie ai volontari della Pro Loco di Bibbiena Stazione, che si sono posti un obiettivo: riscostruire la comunità anche con i nuovi cittadini.

La casetta, un luogo dell’incontro multiculturale e dell’apprendimento, nata dall’intuizione di Carla Casucci, già presidente della Pro Loco, sorge a poca distanza dall’ingresso del parco e oggi rappresenta un punto di riferimento per le mamme e i bambini più piccoli che frequentano questo luogo. Il suo tesoro sono i tantissimi libri donati dalla Biblioteca Giovannini e da tanti privati, ma anche dai volontari dell’associazione che qui organizzano pomeriggi di letture animate aperte a tutti.

A raccontarci questo piccolo miracolo, reso ancora più bello dal nuovo parco cittadino, è Antonella Freschi attuale Vice Presidente della Pro Loco di Bibbiena Stazione: “Attraverso i nostri volontari abbiamo deciso di animare questo luogo e lo stiamo facendo con una cosa semplice ma efficace, quando si tratta di incontro culturale, di scambio, di fare integrazione attiva, ovvero la lettura ad alta voce e il prestito di libri e cartonati. La cosa straordinaria è che, tra i tanti bambini che vengono alla casina, molti sono di famiglie immigrate. Sono proprio loro i più entusiasti, quelli che ci chiedono il significato delle parole difficili o strane, quelli che non mancano mai e che prendono in prestino il maggior numero di libri. Da quest’anno abbiamo deciso di fare un vero e proprio calendario delle attività, perché la presenza di tanti bambini ci ha fatto capire che, in un contesto come quello di Bibbiena Stazione, abbiamo bisogno di ricostruire la nostra comunità partendo proprio dai più piccoli”.

Antonella è una delle volontarie attive della Pro Loco, oggi composta 120 iscritti e rappresentata dal nuovo presidente Andrea Campriani.

Antonella continua così il suo racconto: “La casina delle parole è diventata il punto di riferimento di molte famiglie di questa parte di Bibbiena, prima luogo di imprenditoria illuminata e simbolo del Casentino produttivo, oggi luogo di incontro di tante culture diverse. Essere un volontario oggi, significa anche misurarsi con queste opportunità e interrogarsi su cosa possiamo fare per gli altri anche in questa dimensione di cura e di sostegno verso una cittadinanza più consapevole, che passa proprio da quelle parole nuove di cui spesso i bambini ci chiedono il significato”.

Antonella parla anche delle nuove iniziative che verranno organizzate anche in collaborazione con il vicino Centro Sociale ovvero la Giornata della Scienza, con gli esperimenti di fisica e chimica e la giornata degli Alberi, con l’esperto di Coldiretti Roselli.

Daniele Bronchi Assessore alle Associazioni commenta: “Quello che sta facendo la Pro Loco di Bibbiena Stazione, è emblematico di quanto le associazioni siano essenziali per la vita delle nostre comunità. Come amministrazione abbiamo deciso, da tempo, di sostenere questa realtà con liberalità e un sostegno anche a carattere logistico nel contesto delle varie manifestazioni, poiché senza la forza delle associazioni e la generosità dei loro volontari, non potremmo avere un territorio cosi vivo e comunità che, nonostante il periodo storico, si stanno felicemente ricostruendo sotto il segno della solidarietà”.

Francesca Nassini Assessora alla Cultura commenta: “I miracoli esistono e si chiamano persone, volontari, associazioni. Ma anche collaborazioni. La casa delle parole è nata anche in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Dovizi, nel quale era stato a suo tempo proposto un concorso di idee che aveva coinvolto bambini e ragazzi, l’Amministrazione e la stessa Proloco. Era stato chiesto proprio ai ragazzi e ai bambini dell’Istituto di esprimersi per dare un nome ad alcuni spazi comuni, in particolare questo Parco sociale e di inventare una destinazione e progettualità specifiche per la Casina delle Parol,e inserita nella stessa area verde. L’Arcobaleno è stato scelto come simbolo di questo spazio comune perché secondo i bambini “è un ponte che unisce la scuola al parco giochi e quindi alla comunità intera”. “La Casa delle parole” è a tutti gli effetti una sede distaccata della Biblioteca “Giovannini”. Io credo che attraverso dei fili invisibili, ma potenti, che si chiamano relazioni, si possono creare le basi per rinsaldare rapporti a livello di comunità che porteranno i loro frutti e saranno buoni e ci daranno l’opportunità di sentirsi tutti parte di qualcosa di importante. Ma queste relazioni vanno cercate con progettualità ben mirate e lo abbiamo fatto come amministratori di questo territorio”.


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