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Attualità giovedì 18 agosto 2016 ore 11:40

L’Arte contemporanea e i migranti

Un gruppo di migranti africani e giunti in Italia con ogni mezzo incontreranno altrettanti studenti dell'Accademia di Belle Arti Firenze



CASENTINO — Due mostre racconteranno questo dialogo, per aprire in Casentino una nuova visione di una realtà nascosta. Laboratori nelle scuole dell'obbligo e corsi di formazione per insegnanti tracceranno una trama sottile, per lavorare per il nostro futuro. Il tutto si svolge con il sostegno di Regione Toscana, Accademia di Belle Arti di Firenze, Unione dei Comuni Montani del Casentino, Rete Ecomuseo del Casentino, Comune di Pratovecchio Stia, Ente Parco Nazionale della Foreste Casentinesi, Museo dell'Arte della Lana, Fondazione Lombard, Pro Loco I Tre Confini, Associazione I Girasoli, Associazione Pratoveteri, Istituti Comprensivi di Pratovecchio Stia, Poppi e Castel Focognano. 

Il progetto, premiato dalla Regione Toscana come secondo classificato a livello regionale nell’ambito dell’inclusione attraverso l’arte contemporanea, va sotto il nome di “Stand Up For Africa”.

Presentato nelle scorse settimane a Cetica in occasione della Festa del Carbonaio dal titolo “Chi ha paura dell'uomo nero?” vivrà il momento clou fra agosto e settembre, quando a Pratovecchio, nello spazio HYmmo Art Lab, saranno ospitati gli studenti dell'Accademia che durante questo periodo realizzeranno le opere ispirate al travaglio dei migranti. Verrà a Pratovecchio durante il laboratorio dei ragazzi dell’Accademia, il prof. Giandomenico Semeraro vicedirettore dell’Accademia stessa e curatore della mostra degli studenti. Il 24 settembre infatti saranno inaugurate due mostre, sempre allo HYmmo Art Lab: una dei lavori degli studenti dell’Accademia di Belle Arti, l'altra che rende pubblici gli scatti che i migranti hanno fatto con i loro cellulari e documentano in modo molto diretto la loro sfera affettiva, i loro costumi e tradizioni, le loro condizioni di disagio, e avrà il titolo “Click to remind”. 

Gli studenti avranno la possibilità di lavorare a contatto con i migranti e fondamentale sarà l'apporto di idee e sostegno delle persone del luogo. Primo passo la residenza e il laboratorio degli studenti dell'Accademia dal 23 al 31 agosto, secondo step l’inaugurazione, il 24 settembre, delle mostre presso HYmmo Art Lab di Pratovecchio, via Monte 1. L’incontro tra arte contemporanea e migranti, da qualche mese ospiti presso l’ostello di Casalino, ha favorito la nascita di questo progetto e di questa idea, sviluppata dall’artista Paolo Fabiani e dalla moglie Rossella Del Sere e giunta al riconoscimento regionale per la sua valenza sia artistica che umanitaria.


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