Attualità venerdì 11 dicembre 2015 ore 12:23
Duro affondo dell'Unione contro Agostini

L’Unione dei Comuni, dopo le nuove accuse da parte di Agostini, interviene con una nota del Presidente e dei rappresentanti del personale dell’Ente
POPPI — L’Unione dei Comuni Montani del Casentino, dopo le nuove accuse e mistificazioni da parte del sindaco di Castel San Niccolò, interviene sull’argomento con una nota congiunta del presidente Giampaolo Tellini e dei rappresentanti del personale dell’Ente.
Ecco il testo.
“Ci sembra appena il caso di ricordare al sindaco di Castel San Niccolò –
il quale continua il suo sproloquio nei confronti dei sindaci e di
alcuni dipendenti dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino – che non
saranno certo le sue invettive, tutelate da un certificato medico che
egli stesso sbandiera a testimonianza della sua inattaccabilità per
motivi sanitari, a garantire il successo alle sue idee, che egli esprime
con preferenza vomitando rabbia su alcuni lavoratori di questo Ente.
Questi sono prima di tutto delle persone, e non è giusto che si continui
impunemente questo gioco al massacro rispetto ad un Ente che da 40 anni
lavora per i cittadini ed i Comuni del Casentino.
Finora è stata seguita, nei confronti del Sindaco di Castel S. Niccolò,
una condotta ispirata alla pazienza ed alla sobrietà. Questo
atteggiamento non deve essere scambiato per cedevolezza. Noi non ci
rassegniamo e faremo tutto quanto è possibile e lecito al fine di
evitare che si continui a sbeffeggiare il nostro lavoro di ogni giorno,
continuando a “confondere” ad arte appunti e documenti ufficiali,
diffondendo insinuazioni di ogni tipo e millantando una “verginità” che,
francamente, non esiste.
Chiunque voglia sapere con esattezza quali sono gli stipendi percepiti
dai lavoratori dell’Ente, può saperlo semplicemente attraverso il sito
internet uc.casentino.toscana.it,
dove appunto emolumenti e compensi sono resi pubblici, come vuole la
Legge. Ogni cittadino può rendersi conto di quale sia la veridicità
delle affermazioni di Agostini in questo senso.
Continui pure, se questo è il suo unico divertimento, ad utilizzare i
social network per infamare il nostro lavoro; conosce, o dovrebbe
conoscere, quali sono le sue responsabilità. Noi non lo seguiremo su
questa strada, e lo aspettiamo con serenità solo ed esclusivamente nelle
sedi opportune”.
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