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Attualità lunedì 02 novembre 2020 ore 11:04

Una casetta per salutare gli anziani in sicurezza

Installata fuori dalla Rsa, davanti a una finestra, una struttura in legno per i parenti e per proteggerli dalle intemperie



PRATOVECCHIO — Una casetta in legno, piazzata proprio fuori dalla casa di riposo, per consentire ai parenti e, magari agli amici, di salutare gli anziani all'interno e, soprattutto, senza subire le intemperie dell'inverno.

A trovare e optare per questa soluzione gli assessori del Comune, Silvia Mazzarone, Maria Luisa Tinti e Claudio Orlandi, che si sono dati un gran da da fare per sistemare la struttura all'esterno della Rsa di Pratovecchio, in corrispondenza della stessa finestra usata anche nei mesi scorsi per le "visite" a distanza. Anche perché è scattato, di nuovo, il divieto di andare a trovare gli anziani e frequentare, quindi, le residenze sanitarie assistite. 

Grazie agli operai comunali, perciò, è stata montata una porzione delle strutture modulari in legno, acquistate dall'ente alcuni anni fa, e che possono essere assemblate in vari modi.

"Un piccolo intervento che speriamo sia di supporto nel periodo sicuramente non semplice che gli ospiti e le loro famiglie continueranno ad attraversare" commenta il sindaco Nicolò Caleri.

Sì, perché per i degenti nelle case di riposo si tratta di un periodo veramente difficile. Si ritrovano lontano dai propri affetti, che non possono fare loro neppure una visita. Seppure questo serva a proteggerli.

La soluzione adottata nel paese dell'alto Casentino, quindi, è quella di vedersi, per chi può, almeno da lontano, al di là di una finestra. E' di certo una piccola consolazione. In altre Rsa gli ospiti comunicano con le famiglie anche tramite videochiamate, ma per questa generazione non sempre è così semplice e non sempre se ne percepisce che si tratta comunque di un modo di vedere i propri familiari.

Gli abbracci, le strette di mano, le voci di figli, nipoti, fratelli, sorelle, sono un'altra cosa. Lo sappiamo bene. Ma purtroppo, al momento, la socialità per tutti rappresenta un nemico. E lo è ancor di più per gli anziani, la fascia di popolazione più debole ed a rischio in questa maledetta pandemia.

Ma negli ultimi mesi, con le mascherine sempre indosso, abbiamo imparato però quanto uno sguardo e la luce che si conserva negli occhi, dicano molto, talvolta anche tutto.

Claudia Martini
© Riproduzione riservata


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