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Economia martedì 06 giugno 2017 ore 16:15

Turismo: Puntare su pochi eventi di grande qualità

Così Casentino Sviluppo e Turismo, società oggi guidata da un CdA interamente privato, indica la strada da percorrere per la promozione del territorio



CASENTINO — Per lo sviluppo della vallata servono pochi eventi ma di grande qualità. Così Casentino Sviluppo e Turismo, società oggi guidata da un CdA interamente privato, indica alle pubbliche amministrazioni locali ma anche alle categorie economiche ed ai cittadini stessi la strada da percorrere per puntare ad un ritorno di promozione e conoscenza del territorio a livello nazionale ed internazionale. E lo fa mentre la vallata sta per essere interessata da grandi eventi come il Mondiale Trail di Badia Prataglia, o dal ritorno di un “classico” come il Rally Internazionale del Casentino. Un evento preso come esempio perché riguarda il territorio nella sua interezza, e per diversi giorni impegna al massimo praticamente tutte le strutture ricettive del territorio.

Nel 2020 saranno quaranta le edizioni del rally del Casentino, che si avvicina ad un traguardo importante e che pochi eventi sportivi possono vantare. L’edizione numero 37 invece, andrà in scena il 7 e 8 luglio prossimi. Il Rally del Casentino si giova di un contesto geografico e naturale unico, strade che sembrano disegnate per i rally, una popolazione che abbraccia quello che ormai è un evento irrinunciabile, il richiamo potente verso tanti appassionati (si stimano in oltre 30mila spettatori le presenze lungo le prove speciali del rally del Casentino), macchine da sogno e grandi piloti, tra cui celebrati campioni della specialità. Tutto questo viene catalizzato dalla scuderia Etruria, capace di offrire ogni anno un rally organizzato alla perfezione, amato in tutta Europa e che si è creato la fama di una della gare più accattivanti del panorama continentale. Questo grazie alla collaborazione tra Scuderia Etruria, Automobile Club di Arezzo, Provincia di Arezzo, Comuni interessati, Autorità locali, Forze dell’Ordine.

Ma si può ancora – e si deve – fare di più. Perché questa è una manifestazione che, per il territorio, è un importante volano economico e di promozione per la vallata. Nella settimana del rally è impossibile trovare un posto letto fino quasi ad Arezzo. Alcune migliaia di persone affollano, per tanti giorni, le strutture ricettive di tutto il Casentino, riempiono i ristoranti, acquistano i prodotti tipici della zona. Ed è un turismo anche disposto a spendere, alla ricerca delle eccellenze del territorio. Capita molto spesso poi che piloti, navigatori e addetti ai lavori rimangano talmente affascinati dalla bellezza del Casentino, da tornarci in vacanza con le famiglie: il rally dunque crea un circolo virtuoso, e prolungato nel tempo, per l’economia del territorio.

E anche dall’estero aumentano le presenze nel rally del Casentino: la validità, ormai da qualche anno, per la Mitropa Cup Rally, uno dei campionati più importanti di lunga tradizione d’Europa, ha portato tanti equipaggi del Vecchio Continente al via del rally aretino. E anche loro non sono rimasti insensibili al fascino del rally del Casentino. Un vero e proprio patrimonio per tutta la verde e splendida vallata. 


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