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Attualità venerdì 18 dicembre 2020 ore 16:07

Tra educazione e formazione, progetto al via

Patrimonio immateriale, sviluppo sostenibile e opportunità per i giovani del territorio. Parte un ciclo di incontri



POPPI — Creare nuove opportunità di formazione che rafforzino la qualità dell’educazione in Casentino e Valtiberina: è questo il principale obiettivo del progetto sostenuto dalla Strategia delle Aree Interne e coordinato dall'Unione dei Comuni Montani del Casentino attraverso l'Ecomuseo del Casentino, che prevede due azioni diverse: l’attivazione di percorsi di ricerca-azione e di formazione sul patrimonio culturale immateriale, con il coinvolgimento dei docenti delle scuole e degli alunni, e la nascita di comunità educanti sostenibili del Casentino e della Valtiberina da attuarsi in ambito extra-scolastico. 

Rispetto a quest’ultima azione in particolare è previsto l’avvio della sperimentazione di una modalità di lavoro di tipo partecipativo incentrata sulla creazione di un gruppo di lavoro territoriale da concepire come momento di confronto, condivisione, co-progettazione, coordinato e facilitato da specifici operatori. 

L’obiettivo primario è quello di rafforzare la qualità dell’educazione in Casentino e Valtiberina attraverso appunto la costruzione di comunità con il coinvolgimento diretto e indiretto di diversi soggetti del territorio (scuole, associazioni, operatori didattici) che costituiranno il gruppo di lavoro territoriale, la cui attività si svilupperà in 5 incontri della durata di 2 ore ciascuno. 

Alla fine del percorso (a coloro che avranno partecipato almeno all'80% degli incontri), sarà rilasciato un attestato di partecipazione. Il percorso è progettato in collaborazione con il Dipartimento FORLILPSI dell'Università di Firenze, è riconosciuto dalla Conferenza dell'Istruzione ed è svolto in collaborazione con l'equipe tecnica del PEZ (Piano Educativo Zonale). Gli incontri si svolgeranno da remoto attraverso la piattaforma webex (sarà fornito il link per il collegamento). Il focus dell’azione finanziata dalla Strategia è la costruzione di progetti educativi attorno al patrimonio e la realizzazione di azioni educative diffuse. Il patrimonio ri-scoperto e il coinvolgimento delle comunità vuole rilanciare il territorio e le sue potenzialità quale leva per lo sviluppo. Diventa quindi fondamentale individuare gli elementi di sostenibilità in termini di reti e nel tempo, incardinandolo all’interno di un quadro istituzionale.

“Tra gli obiettivi della Strategia c’è una parte importante dedicata all’educazione e al suo rafforzamento nelle aree interne che puntiamo ad ottenere attraverso la costruzione di comunità, di gruppi di lavoro che possano approfondire, condividere e co-progettare, migliorando la qualità educativa anche attraverso attività extra scolastiche” ha spiegato la presidente della Conferenza dell’Istruzione e assessora all’Ecomuseo Eleonora Ducci.
“Stiamo mettendo a punto un altro importante tassello della Strategia delle Aree Interne, quello dedicato all’educazione – ha spiegato Antonio Fani, assessore alle Aree Interne – con il ciclo di incontri che prenderà il via a gennaio vogliamo dare una nuova opportunità ai nostri giovani, coinvolgendo non solo le scuole ma anche le associazioni e gli operatori didattici del territorio”.


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