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Attualità mercoledì 17 marzo 2021 ore 12:46

Unità d'Italia, a Bibbiena la festa è doppia

Il sindaco Filippo Vagnoli

Oggi ricorrono i 160 anni dall'unione del nostro Paese ed anche i 7 dalla nascita del centro diurno. Priorità: maggiore attenzione ai più fragili



BIBBIENA — “Oggi vorrei festeggiare i 160 importantissimi anni dell’Unità d’Italia ed insieme i sette anni del centro diurno di Bibbiena per festeggiare l’Italia dei diritti dei più fragili. Il nostro Paese può oggi proteggere i più deboli perché è unito, può portare i suoi figli ai medesimi blocchi di partenza, anche se sono nati in famiglie svantaggiate. Io stesso vengo da una famiglia di operai, ma io e mio fratello ci siamo laureati e abbiamo fatto la nostra strada come gli altri”.

Con queste parole il Sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli entra nel merito di due festeggiamenti importanti, l’uno nazionale, l’altro locale e inserirsi anche nel tema dei diritti, centrali per l'Amministrazione comunale di Bibbiena.

“Senza l’unità, l’Italia non avrebbe fatto ingresso nell’età moderna. L’Italia divisa non ci avrebbe concesso portare al centro della nostra azione amministrativa e politica i diritti dei più fragili. Ecco perché è importante commemorare questa data. Ma questa data per noi è anche "Isola che non c’è", è la volontà di realizzare sul territorio un progetto di cui andiamo fieri e che va a sostegno di ragazzi più deboli e famiglie. In quel luogo non si sostengono soltanto dei percorsi personali, ma si aiuta un territorio ad avvicinarsi ai temi dell’aiuto e della solidarietà. Siamo un unico popolo sotto una grande bandiera che è quella che parla di pari opportunità e appunto di diritti.

“Il nostro investimento per il sociale non ha mai cambiato direzione, né tantomeno diminuito i fondi per aiutare le famiglie in difficoltà, le famiglie con ragazzi diversamente abili e gli anziani non autosufficienti. Bibbiena è stato, inoltre, l’unico comune della provincia a richiedere il finanziamento per recepire alcune case private sfitte da adibire ad alloggi di edilizia residenziale. Il contributo ricevuto dalla Regione Toscana è stato di 800mila euro che sono andate direttamente al privato, che ha poi predisposto dei lavori di adeguamento, dettati dal disciplinare sulle case popolari. Questi 9 nuovi alloggi sono diventati di proprietà del Comune e saranno assegnati, secondo la graduatoria rinnovata di recente, ad altrettante famiglie. Bibbiena ha così a disposizione 86 alloggi popolari tutti occupati" prosegue Vagnoli.

“Ne abbiamo fatta di strada come Italia. Oggi in piena pandemia credo che quando si parla di fragilità, si intenda la priorità di proteggere i nostri anziani, coloro che hanno costruito questo Paese, coloro ai quali dobbiamo il nostro appoggio e la nostra protezione. Ripartiamo dunque in fretta con i vaccini". 


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